Vi informiamo che, in considerazione dell’aumento inatteso ed eccezionale del costo dell’energia, ASSORAEE ha inviato ad alcuni sistemi RAEE una lettera per sensibilizzarli sugli impatti che tali rincari stanno avendo sulle imprese di trattamento dei RAEE.
In essa viene in particolare evidenziato come l’aumento dei costi dell’energia stia impattando notevolmente sulla sostenibilità delle imprese energy intensive, tanto che, se prima dell’aumento, il costo dell’energia per le attività di triturazione, selezione, separazione e raffinazione dei materiali recuperati pesava per circa il 5% dei costi di produzione (prendendo ad esempio R1), oggi tale valore è raddoppiato e si attesta intorno al 10%. Per un’azienda tipo di medie/grandi dimensioni che si occupa di riciclo di rifiuti e della loro trasformazione in materia prima seconda, l’aumento di 1 €/MWh del prezzo medio dell’energia provoca un relativo aumento del costo in fattura stimabile in 500 euro.
Viene inoltre sottolineato come tali aumenti colpiranno soprattutto le aziende che puntano su trattamenti innovativi e tecnologici, risparmiando invece le attività che svolgono operazioni di semplice smantellamento manuale, spesso condotte con minore attenzione all’impatto sull’ambiente e sulla salute. In aggiunta, a tali aumenti si sommano quelli dei costi degli smaltimenti delle frazioni residuali, delle lame dei trituratori (significativo incremento del costo dell'acciaio), dell’azoto per l’inertizzazione, di trasporto e del gas metano.
La lettera, senza entrare nella discussione dei singoli contratti tra aziende e sistemi RAEE, si chiude con la richiesta, legata all’eccezionalità della crisi che sta investendo il mercato, di poter rivedere alla luce delle onerosità sopravvenute gli impegni economici all’epoca concordati con le imprese, così da poter garantire la prosecuzione delle attività in essere.
Nel riservarci di tenervi informati sugli eventuali sviluppi.